giovedì , 1 Maggio 2025

La fattoria didattica e sociale

PREMESSA
Le varie attività che sono nel nostro DNA, per averle sperimentate, nel tempo, si prestano sia come ambito privilegiato della fattoria didattica che di quella sociale.
Sono tante e riguardano l’agricoltura biologica, la frutticoltura, l’erboristeria con le piante spontanee, sia edibili, che aromatiche e curative, presenti nella nostra azienda, dalle quali discendono attività che vanno dalla cosmesi erboristica (a base di oli), alla liquoreria per uso interno, dalla fitoterapia, alla cucina naturale.
A sostenerle, a carattere divulgativo e formativo sono 4 figure:
– Nello Serra, appassionato di cure naturali e nelle sue competenze vi sono le attività di base del comparto agricolo, da cui discendono le varie possibilità trasformative di cui alla premessa.
– Enrica Manfredi, abilitata alla conduzione della fattoria didattica, avendo conseguito un titolo abilitante, come conduttrice di fattoria didattica.
– Donatella Bisignano, abilitata alla conduzione della fattoria sociale.
– Giovanni Fiorentino, l’operatore del comparto agricolo, è grande esperto di agricoltura biologica, anche dotato di conoscenze di carattere tecnico scientifico, grazie agli studi effettuati in un Istituto agrario di Firenze, dove ha conseguito il diploma di perito agrario.

FATTORIA DIDATTICA
“La fattoria didattica ha la funzione di favorire l’incontro tra la città e l’ambiente rurale di campagna, allo scopo non solo di in-formare, ma anche di “formare” in merito alle tecniche di lavorazione dei prodotti e delle materie prime della fattoria”.
Questa è la definizione classica e questo è quel che noi offriamo, articolando diversamente le attività, a seconda dei partecipanti alle giornate.
Se si tratta di una scolaresca si tiene conto dell’età dei ragazzi e del loro grado di istruzione che può andare dai tre anni (scuole materne) agli undici (scuole elementari), delle medie (dagli 11 ai 14 anni), ma anche del tempo a disposizione, che generalmente è di tre ore. Con tre ore non si possono fare attività laboratoriali impegnative, ma delle ottime visite guidate negli orti e nei sentieri botanici, con accenni esemplificativi sia sul riconoscimento delle piante che sul loro utilizzo.
Valgano due esempi per dare l’idea di come si procede nello svolgimento del breve
spazio di una mattinata: Innanzitutto si rivolge un breve saluto motivazionale e l’operatore conduce i ragazzi lungo i sentieri, presentando le essenze vegetali che possono essere fiori, bacche, semplici foglie, radici, dandone ad ognuno un esemplare, indicandone il nome, e chiedendo di tenerselo in mente fino al termine della percorrenza.
Giunti nel  grande gazebo presente nell’orto botanico si ripongono le piante su un tavolo, chiedendo a ogni ragazza o ragazzo  di declinarne il nome, nome che viene segnato su un cartellino e spillato sul fiore, sulla bacca, sulla foglia. Si raccolgono altre parti di piante nello stesso orto, dove vi sono non solo piante spontanee, ma coltivate e si fa lo stesso procedimento.
Ritornando  al tavolo si prendono le componenti vegetali col cartellino e  con semplicità, se ne precisano le proprietà e gli utilizzi; nel caso di piante aromatiche si fa una prova sensoriale che è la parte delle attività che maggiormente suscita interesse.
Non di rado i ragazzi prendono appunti, girano video, scattano foto.
Contemporaneamente vengono presentati i prodotti realizzati con le piante e anche questa parte suscita interesse, sortendo, come risultato l’acquisto di qualche oggetto come una saponetta, un unguento, un mazzolino di fiori realizzati con i bozzoli del baco da seta ecc. E’ un modo anche per gratificare la cooperativa che non fa pagare un ticket di ingresso.
Valgano due esempi per dare l’idea di come si procede nello svolgimento del breve
spazio di una mattinata: Innanzitutto si rivolge un breve saluto motivazionale e l’operatore conduce i ragazzi lungo i sentieri, presentando le essenze vegetali che possono essere fiori, bacche, semplici foglie, radici, dandone ad ognuno un esemplare, indicandone il nome, e chiedendo di tenerselo in mente fino al termine della percorrenza.
Giunti nel  grande gazebo presente nell’orto botanico si ripongono le piante su un tavolo, chiedendo a ogni ragazza o ragazzo  di declinarne il nome, nome che viene segnato su un cartellino e spillato sul fiore, sulla bacca, sulla foglia. Si raccolgono altre parti di piante nello stesso orto, dove vi sono non solo piante spontanee, ma coltivate e si fa lo stesso procedimento.
Ritornando  al tavolo si prendono le componenti vegetali col cartellino e  con semplicità, se ne precisano le proprietà e gli utilizzi; nel caso di piante aromatiche si fa una prova sensoriale che è la parte delle attività che maggiormente suscita interesse.
Non di rado i ragazzi prendono appunti, girano video, scattano foto.
Contemporaneamente vengono presentati i prodotti realizzati con le piante e anche questa parte suscita interesse, sortendo, come risultato l’acquisto di qualche oggetto come una saponetta, un unguento, un mazzolino di fiori realizzati con i bozzoli del baco da seta ecc. E’ un modo anche per gratificare la cooperativa che non fa pagare un ticket di ingresso.
Valgano due esempi per dare l’idea di come si procede nello svolgimento del breve
spazio di una mattinata: Innanzitutto si rivolge un breve saluto motivazionale e l’operatore conduce i ragazzi lungo i sentieri, presentando le essenze vegetali che possono essere fiori, bacche, semplici foglie, radici, dandone ad ognuno un esemplare, indicandone il nome, e chiedendo di tenerselo in mente fino al termine della percorrenza.
Giunti nel  grande gazebo presente nell’orto botanico si ripongono le piante su un tavolo, chiedendo a ogni ragazza o ragazzo  di declinarne il nome, nome che viene segnato su un cartellino e spillato sul fiore, sulla bacca, sulla foglia. Si raccolgono altre parti di piante nello stesso orto, dove vi sono non solo piante spontanee, ma coltivate e si fa lo stesso procedimento.
Ritornando  al tavolo si prendono le componenti vegetali col cartellino e  con semplicità, se ne precisano le proprietà e gli utilizzi; nel caso di piante aromatiche si fa una prova sensoriale che è la parte delle attività che maggiormente suscita interesse.
Non di rado i ragazzi prendono appunti, girano video, scattano foto.
Contemporaneamente vengono presentati i prodotti realizzati con le piante e anche questa parte suscita interesse, sortendo, come risultato l’acquisto di qualche oggetto come una saponetta, un unguento, un mazzolino di fiori realizzati con i bozzoli del baco da seta ecc. E’ un modo anche per gratificare la cooperativa che non fa pagare un ticket di ingresso.

Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Una prova sensoriale.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Scolaresca in visita alla fattoria didattica.


Momento di incontro con gli anziani.


Momento conclusivo di una visita alla fattoria didattica.

 

FATTORIA SOCIALE
Una “fattoria sociale” è un’impresa che svolge l’attività produttiva in modo integrato con l’offerta di servizi culturali, educativi, assistenziali, formativi e occupazionali a vantaggio di soggetti deboli o a rischio di marginalizzazione – ma non solo – in collaborazione con istituzioni pubbliche e terzo settore.
Noi siamo esattamente una fattoria sociale e mettiamo a disposizione di associazioni di volontariato del territorio, che si occupano di “fasce deboli” non solo opportunità di svolgere attività di informAZIONE di formAZIONE, con nostri operatori, ma anche spazi, strutture, terreno per attività condotte con propri operatori o volontari.


Ragazzi con disabilità in visita.


Visita della CROCE ROSSA.


Ragazzi dell’associazione AGAPE sullo spettro autistico.


Ragazzi dell’Associazione Raggio di Sole, costituita da genitori di giovani con disabilità,  durante una prova sensoriale nel nostro orto botanico.


Prova sensoriale.


Prova sensoriale.


Prova sensoriale.